Sono imbarazzante.
Ho capito che non riuscirò mai a completare questo diario di viaggio riportandolo giorno dopo giorno e considerando che ho voglia di pubblicare altre foto fatte in tutti questi mesi ho deciso di riassumere gli ultimi giorni in un unico post.
Ho messo l'immagine di quella bambina per prima cosa perché questa è stata l'esperienza più bella e significante dell'ultima settimana passata in Thailandia, o meglio di tutto il viaggio.
Proseguendo il percorso verso il Nord tante sono state le cose viste , provate e vissute.
A Chang Mai abbiamo fatto un giro sugli elefanti , bellissimo.. ma erano davvero altissimi ! Penso di avere spaccato i timpani alla mia povera amica. L'addestratore (facendolo anche un po' apposta ) faceva andare l'elefante vicinissimo ai dirupi e io e l'altezza non andiamo esattamente d'accordo, il resto potete immaginarlo.
Abbiamo visitato diverse fabbriche di svariati prodotti locali, dalla produzione di ombrelli , delle seta , alle coltivazioni di orchidee , pianta simbolo thailandese.
Un mondo affascinante, così diverso dal nostro da sembrare surreale.
Ma torniamo alla bimba di prima..
Tra le varie tappe c'era quella in un villaggio poverissimo , sperduto praticamente nel nulla. Potete quindi immaginare l'entusiasmo dei suoi abitanti nel vedere turisti e persone esterne.
I bambini sembravano impazziti , i loro occhi emanavano una luce meravigliosa, erano FELICI e considerando il posto e le condizioni in cui vivono la loro euforia non poteva che essere contagiosa e soprattutto non poteva non fare riflettere.
Ci hanno seguiti per tutto il tragitto e alla fine ci siamo fermati nell'unico posto in cui vendevano il cibo e abbiamo comprato il gelato ad ognuno di loro.
Si sono messi in fila davanti a me e ad uno ad uno l'ho consegnato a tutti.
Ho dovuto trattenere le lacrime perché in nessun altro posto ho visto un bambino così profondamente contento, quasi imbarazzato, nel ricevere un minuscolo pensiero.
E' un ricordo indelebile che porterò sempre con me .
Gli ultimi piccoli delle foto appartengono alla tribù delle donne giraffa: siamo arrivate infatti in uno dei 2 villaggi presenti in Thaliandia a ridosso col confine birmano dove loro vivono.
Per tradizione , dall'età di 5 anni , le giovani donne del gruppo iniziano ad avvolgersi una spirale di ottone intorno al collo che con l'età aumenta di peso e lunghezza .
Al contrario dell'immaginario pubblico, la spirale è una unica e non è formata da singoli anelli (ogni volta che si raggiunge l'età stabilita la spirale precedente viene tolta e sostituita con la nuova) e cosa più importante non è il collo ad allungarsi ma è la cassa toracica ad abbassarsi.
Rappresenta per loro per loro una forma di bellezza, uno status sociale che le consegna una identità e un senso di appartenenza ben preciso e definito .
Essendo appunto vicinissimi al confine , non potevamo non fermarci a vedere il "triangolo d'oro" , punto panoramico molto suggestivo : ti trovi in Thailandia e davanti a te si distingue chiaramente a sinistra il Laos e destra la Birmania.
Il territorio è delimitato da un fiume ed è così chiamato per la grande produzione di Oppio presente nell'area.
L'ultima mattina trascorsa nell'estremo Nord ,esattamente a Chang Rai, abbiamo visitato il tempio più bello in assoluto : il What Rong Khun o meglio conosciuto come Tempio Bianco .
Progettato di recente , ed ancora in fase di costruzione, è realizzato completamente in gesso bianco e mosaici di specchio che creano un gioco di luce da lasciare a bocca aperta !
All'interno di ogni tempio Buddista è raffigurata la storia di Buddha , ma non in questo. Qui , a forte contrasto con il bianco presente ovunque esternamente , il fuoco è rappresentato ovunque e tra le fiamme bruciano personaggi contemporanei, da Kong Fu Panda a Michael Jackson.. Peccato fosse assolutamente proibito fare foto!
Dopo 1200 km in 5 giorni e una quantità innumerevole di cose viste e vissute la settimana successiva a Phuket è stata per lo più rilassante.. sole ( ma anche pioggia !! ) , massaggi , tante mangiate, gite in giornata a Phi Phi Island e in una isola che non ha nulla di inviare alle Maldive chiamata Tachai .
Che aggiungere? L'Oriente è un posto meraviglioso.
Le persone hanno una bontà impossibile da riscontrare nel resto del Mondo.
Col sorriso sempre pronto , la pazienza e la cortesia, affrontano le difficoltà di ogni giorno come noi occidentali non siamo più in grado di fare.
Dico questo nonostante averne visto solo una piccola parte.
Sono tanti, troppi, i paesi che voglio visitare, ma tra i primi 5 ci sono indubbiamente Cambogia e Vietnam.
Intanto.. mi accontento di Pechino Express!!! ;)
A presto
Pri